Gli Amanti del Nuovo Mondo

di Gianni Guardigli, regia di Imogen Kusch

“Scende lenta una preghiera…”
Liberamente tratto dal radiodramma 
”Il Buon Dio di Manhattan” di Ingeborg Bachmann.


Durata

Atto Unico –  80 minuti.

Musiche

S.Ferrari / A.Mieli

Anno Produzione

 2003

Locandina

Gianluca Pagliacci

NOTE DI REGIA



New York, Luglio 2019
 “Gli amanti del nuovo mondo” è la storia di un uomo europeo (Jan) e una donna americana (Jennifer) che si innamorano nel corso di alcuni giorni a Manhattan.

Il “Buon Dio” è colui che spinge a rifiutare l’amore e a considerarlo una “cosa” che appartiene ad un altro mondo e che all’uomo moderno non è dato conoscere.

La pièce racconta la difficoltà dell’esistenza dell’amore – se non quello per sé stessi- in una città moderna e produttiva. In questo contesto l’amore è difficilmente vissuto nella sua forma reale e totalizzante: è qualcosa da imparare ed imitare, da vedere alla TV, da creare virtualmente o rappresentare come performance.


Riprendendo le catastrofiche previsioni descritte da Aldoux Huxley nel romanzo “il mondo nuovo”, la storia è ambientata in una New York del futuro (città simbolo del capitalismo occidentale) organizzata e pianificata nel nome del razionalismo produttivistico, dove tutto è sacrificabile a un malinteso mito del benessere. I cittadini di questa società non sono oppressi dalla guerra o dalla povertà e hanno accesso liberamente ai piaceri materiali.

Per mantenere questo equilibrio, gli abitanti sono costantemente condizionati tramite i mezzi di comunicazione ad aderire al “credo” : “Credo in un ordine buono per tutti e per tutti i giorni dove si vive ogni giorno … credo in una grande convenzione in cui trovano posto tutti i sentimenti e tutti i pensieri e credo nella morte dei suoi avversari”. In cambio di questo benessere i cittadini devono rinunciare ad ogni emozione, ad ogni sentimento o ad ogni difesa della propria individualità.



Nel testo di Gianni Guardigli la storia diventa azione e la poesia vive nelle parole.


Uno spettacolo che esprimere il conflitto tra potere e sentimenti, tra ragione e passione e che costringe a riflettere sul prezzo che siamo quotidianamente chiamati a pagare per costruire il futuro … in nome dell’inno al maggior progresso.

KLESIDRA Teatro ha creato uno spettacolo multimediale in cui l’uso dello spazio stimola la teatralità del testo e delle coreografie e le immagini sottolineano l’influenza della televisione nella nostra società.
La scenografia prevede che il pubblico si inserisca nel mezzo dell’evento, in scegliendo però di rimanere spettatore a tutti gli effetti: le strade di Manhattan – efficienti e seducenti -, i grattacieli, il ponte di Brooklyn, i bar notturni, il caldo afoso, la gente e le voci danno forma ad una New York plagiata dal consumismo e rappresentativa del mondo moderno occidentale.


Il ritmo dello spettacolo è scandito dalla colonna sonora originale sviluppata dai rumori delle grandi città contrapposti a quelli del corpo umano.

Cast


Adriano Gianmarco
Steffan Boje
Silvia Mazzotta
Giorgio Santangelo
Luca Angeletti
Raffaella d’Avella
Francesca Olivi
Lucilla Mininno
Alessandra Roca
Federico Mieli
Marta Jacopini

Aiuto Regia


Matteo Ziglio

Assistente alla Regia


Marco Marrucci

Disegno luci


Edoardo Sabelli

Progetto Video


Corrado Ianiri con ORGANIC-LAB

 / Ivan Silvestrini (operatore)

Costumi e Foto


Daze / Roberta Vassallo

Progetto Scenico


Da parte di LAND-I nel Teatro di Posa 6 degli ex Stabilimenti Cinematografici “De Paolis”, ora “STUDIOS”.

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